sabato 16 ottobre 2010

Torta di riso

La Torta di riso è l'unico dolce che faceva e che fa mia madre.
Quando esisteva ancora il latte vero e non in cartone ci faceva anche il "cremearamel" ,ma eravamo molto piccoli quando ha smesso di farlo, credo abbia smesso perché a mio padre non piaceva, diceva che era roba da ammalati, come il riso o il brodo di pollo.

Questa foto immortala forse l'ultimo creme caramel della mamma  ed risale al primo compleanno del fratellino che è quello nel mezzo quando ancora era paffuto. E' sempre stato piccolo e magrissimo,  con l'adolescenza si è alzato ed allargato un po' ma sempre senza un filo di ciccia (grr...)  Il piccolo buddah accanto a lui è Roberta,  nostra cugina da parte di padre.(ora se non è anoressica poco ci manca). Roberta ha solo 2 mesi più di mio fratello ma è sempre stata il doppio di lui  con grande cruccio di mia madre.
Credo che il cruccio vero di mamma fosse la sorella di mio padre, Zia Bruna... Il mio fratellino era cagionevole di salute mentre il piccolo buddah non aveva mai nulla. Nel febbraio del '65 Zia Bruna passò a salutarci e trovando mio fratello nuovamente ammalato chiese con il suo famigerato garbo: "Ma cosa ci fai a quel bambino che è sempre ammalato?" Mia madre rispose che quando nevicava lo teneva per un tallone fuori dalla finestra...
I rapporti sono "un po' "migliorati ora, dopo 10 anni che è morto mio padre, almeno per Natale o per la Befana ci si vede.


Anche ora mangio pochissimi dolci, li faccio solo per gli ospiti e gli avanzi li porto ai vicini. In compenso per me una porzione di pasta equivale ad almeno 150 grammi ed il prosciutto lo mangio senza pane ma sono in grado di finirne uno.

La mamma non cucina volentieri, non le piace. Mi ha sempre detto che a me piace perché non devo mettere a tavola 4 persone pranzo e cena. In compenso mio padre era un gourmet ed i pochi piatti mamma cucinava regolarmente (lasagne, polpette e torta di riso) negli anni hanno raggiunto la perfezione. Ogni domenica o festa comandata quando metteva in tavola qualcosa, aspettava anelante un consenso che raramente arrivava. Lo fa ancora adesso e tutti (a volte mentendo) diciamo che il cibo è spettacolare. Mio fratello è degno figlio di suo padre e ha riconosciuto la torta di riso fatta con il latte scremato anziché con il latte intero.

La torta di riso veniva fatta nelle principali occasioni, Natale, Pasqua, Compleanni. Per il mio compleanno invece NO perché essendo nata in luglio era escluso che il forno rimanesse acceso per più di un'ora. Quindi ai primi freddi "mi toccava" una torta di riso per il giorno del non compleanno. Ne ha sempre fatta una doppia dosa perché veniva e viene ancora spazzolata in 30 secondi netti.

La torta di riso è una ricetta antica, la cita anche l'Artusi,  a Bologna viene anche chiamata la torta degli addobbi perché era usanza che si facesse durante la festa della parrocchia quando si addobbavano le strade. .

Questa torta ha il vantaggio che  più buona il giorno dopo se riuscite a salvarla dalla truppa. Si può fare in dose doppia e non ci sono problemi di cottura anche nel forno più scarso (il mio).

1 litro di latte (intero altrimenti il fratellino se ne accorge)
100 gr di riso (in casa mia si usa solo carnaroli, forse è uno spreco)
100 gr di amaretti
300 gr di zucchero
100 gr. di cedro candito
100 gr di mandorle
6 uova
stecca di vaniglia
1 bicchierino di liquore alla mandorla amara (in assenza amaretto di saronno)


Cuocere la sera prima il riso nel latte con circa 100 gr di zucchero e la stecca di vaniglia in un tegame abbastanza capiente. Il riso deve essere cotto e non spappolato.
Occultare accuratamente il tegame perché, se non viene sorvegliato, ha il difetto di dimezzarsi. (quanti schiaffi mi sono presa per aver tocciato dal tegame nel frigo...)

Il giorno dopo:
  • Accendere il forno a 150° mettere lo zucchero rimasto (200 gr) direttamente in una teglia rettangolare  facendo attenzione che non sia troppo grande. Io uso una teglia 24x28.
  • tritare il cedro, le mandorle e gli amaretti grossolanamente. Si devono sentire sia le mandorle che il cedro
  •  Aggiungere le uova leggermente battute. Io metto tutto nel tegame dove si è raffreddato e solidificato il riso così lavo una cosa in meno. 
  • quando lo zucchero si è caramellato mettere il composto nella teglia.
  •  infilare nel forno 140/150° per circa 1 ora e anche più. Verificando la cottura con il famoso stecchino. (io uso una forchetta vedi dopo)
  • bucherellare la torta con una forchetta ed irrorare di liquore quando il dolce è ancora caldo
  • infilare nel frigorifero
 Si deve servire tagliata rigorosamente a rombi e non a quadretti. Questa foto è vergognosamente brutta.
 L'ho fatta quest'inverno per mandarla a due amiche che avrebbero dovuto farla, mangiarla e pubblicarla.
 Ho fatto e rifatto la torta di riso ma mi sono sempre dimenticata di fotografarla. Mi perdonate?

8 commenti:

  1. Post delicato e quasi malinconico...un piacere da leggere, grazie per la condivisione

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  2. Anche per me la torta di riso, come quella che hai postato, e non quella che ho pubblicato io alcuni giorni fa, ha il sapore dell'infanzia.
    Il riso che si deposita sul fondo e il latte e le uova che formano una crema così densa e zuccherina!!! Se ci penso ne sento ancora il sapore. Mia madre la faceva in una particoplare ricorenza: la Pentecoste.

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  3. Luce dei miei occhi, l'hai preparata benissimo....in più mi piace leggere le storie di famiglia anche se ho bene in memte la tua voglia assoluta di indipendenza fin da ragazzina... ti ricordi quante risate con i racconti di monaco e la chiamata di franz quando eri li? ma tornando alla torta mi piace un sacco l'idea e stupida io che me la sono lasciata "togliere" da sotto il naso... Un super bacio e buona domenica
    Dani

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  4. PS: le foto del cibo falle senza flash e prendile anche "di profilo" così si vede altezza, consistenza ecc ecc
    Ri super baci saccentelli questa volta ;-)))))

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  5. @reb ti ringrazio

    @Simo prima o poi provo la tua, molto diversa come consistenza. La nostra è soda.

    @dani la torta di riso è stata il primo cibo fotografato. Grazie per il consiglio. Franz era quello di Passau? Me lo ricordo ma vagamente.

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  6. tu sei un raggio di sole in questa giornata di pioggia!!! cara silvia finalmente ho ritrovato la torta di riso che anni e anni e anni fa avevo mangiato a casa di una mia amica (l'aveva fatta sua mamma e allora non mi sarei mai sognata di chiedere la ricetta..ehm...facevo le medie!) e mi è rimasta impressa nella mente e non sono mai riuscita a ritrovarla!!! la proverò di sicuro e ti farò sapere! grazie grazie ancora grazie!!! baci

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  7. Ti ringrazio per l'entusiasmo! A Bologna ne esiste una versione per famiglia. Quella di mamma è quella che preferisco perchè non è dolcissima. Se ti piace dolce puoi aggiungere 50 grammi di zucchero.

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  8. bella storia, e bei ricordi anche per me... mia mamma ha sempre cucinato tantissimo, soprattutto i dolci, ma per mio papà la sua torta di riso (ricetta Pellegrino Artusi, ovviamente) rimane la migliore di tutte!
    bel ricordo quindi, grazie per questa storia!

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