mercoledì 16 febbraio 2011

Una donna libera è il contrario di una donna leggera.

Mi è stato chiesto il resoconto della manifestazione.
A bocce ferme posso anche farlo, ma tenete presente che non sono molto obiettiva. 
Non sono andata alla manifestazione perché era contro il Presidente del Consiglio, (che visto il personaggio dovrebbe essere scritto minuscolo, ma purtroppo ho un senso dello Stato molto forte),  non lo sopporto ma mi sa che ci tocca per ancora un po' d'anni. Da noi si dice che gli accidenti ingrassano e ultimamente lo vedo un po' pienotto... Il PdC non è altro che la punta dell'iceberg di una popolazione umana volgare ed ignorante.

Ci sono andata perché era organizzata dalle donne e perché mi sono stufata di indignarmi e basta. 
Erano 30 anni che non andavo in piazza, l'ultima manifestazione che ho fatto è stata nel 1980 a Roma.
Il movimento delle donne presentò 300.000 firme raccolte per la legge contro la violenza sessuale che allora era ancora un reato contro la famiglia. Credo sia stata approvata poco tempo fa e la cosa continua a rattristarmi. 
A Firenze, dicono eravamo in 30.000. Ragazze, nonne, mamme con il passeggino, ragazzi e comunque tante donne. I resoconti li avete forse letti in rete, poco hanno fatto vedere in TV. 
In 30 anni è cambiato molto poco. Forse adesso le ragazze non vedono più una sistemazione nel matrimonio come ancora si usava allora, forse se hai avuto più di un fidanzato non passi proprio per zoccola e se frequenti Elettronica Industriale non sei l'unica donna in classe, ma nei rapporti di coppia e nel lavoro la diseguaglianza esiste ancora. La schiavitù della bellezza è sempre più forte e libri come "Dalla parte delle bambine" non li legge più nessuno. 
Il titolo del post è una frase della Simone de Beauvoir, l'ho fatta mia da ragazza e ho anche fatto parecchio fatica. Sono stata pesante anzi pesantissima. Non mi è mai passato nemmeno per l'anticamera del cervello di cocottare con l'amministratore delegato anche se era belloccio e mi marcava stretto.
Il pensiero debole molto in auge ora, tra noi ragazze a cavallo degli anni 80 non usava assolutamente.
Per avere quello che abbiamo, abbiamo lottato, lavorato 3 volte più di un uomo e guadagnato la metà. Cercando comunque di aver il sorriso sulle labbra che quando arrivavo a casa avevo la muscolatura facciale intorpidita.
Ho scelto IO di non lavorare più,  di fare la "casalinga" anche se sulla Carta di identità avevo scritto "dirigente" Ho scelto con il mio uomo che mi rispetta e che non pretende anzi ringrazia. Per trovarlo ci ho messo 25 anni ma l'ho trovato e sono contenta. Non credo che tutti gli uomini siano cretini, credo però che siano come i parcheggi: ce ne sono pochissimi liberi e quelli che ci sono o sono troppo piccoli o per handicappati.

3 commenti:

  1. "dalla parte delle bambine" l'avevo letto anch'io insieme ad "una donna" della Aleramo. erano libri che portavo sempre con me come una sorta di documento d'identità...gli anni sono passati e tutte le fatiche femminili che descrivi benissimo sono state dimenticate nascoste bene bene da immagini patinate di donne sicure, in carriera, appagate , disinibite...sarà davvero così?
    sono contenta per le tue decisioni e perchè tu hai potuto farle con serenità e con l'appoggio di un uomo speciale : non è da tutte! baci

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  2. A Roma delle carissime amiche mi raccontano che Piazza del Popolo era gremita all'inverosimile e che la sensazione che che si è avuta non è di una manifestazione politica "contro" ma di un grido di "ci sono e non ci sto".

    Non ho partecipato per problemi famigliari ma ora vado a rispolverarmi la grande De Bouvoir...(va bene che aveva uno come Sartre vicino ma una frase così è di un'attualità quasi commovente!).

    In ogni caso mi rimane l'impressione che questo grido femminile, pur se pieno di passione, di rabbia, di indignazione, sia stato ancora troppo silenzioso...

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  3. La disuguaglianza esiste eccome, è vero. Soprattutto nei rapporti di coppia è totalmente sottostimata e non riconosciuta. E quando la coppia si sfalda, per le donne è sempre più difficile, persino mantenere una vita sociale...

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