martedì 21 settembre 2010

Canale Mussolini

A me è piaciuto. E' la storia di una famiglia e anche di un Paese dall'inizio secolo allo sbarco di Anzio.
Una famiglia:  i Peruzzi di Codigoro (FE) che si trasferisce nell'Agro Pontino all'inizio della bonifica.
E' scritto molto bene, un linguaggio finto sciatto molto curato ed inframmezzato da frasi dialettali che
a mio avviso però, possono essere un po' ostiche a chi non è cispadano.
Forse mi è piaciuto perchè mi ricorda i racconti della mia nonna materna e di mia madre. Mia nonna era bracciante questi erano mezzadri quindi più ricchi...
Fa capire come mai anche i contadini erano fascisti, forse giustificando molto il regime.
E' un po' troppo lungo e diventa anche un pochino noioso anche per me che capisco bene il dialetto veneto-ferrarese-romagnolo. Comunque merita perchè finalmente ho trovato uno SCRITTORE, che sa come costruire una trama e tratteggiare i personaggi senza troppi risvolti psicologici ma semplicemente con le loro azioni. Mi ricorda Amado.

Comprerò altri suoi libri e faccio sapere.

6 commenti:

  1. ce l'ho sul comodino, lo sposto in cima alla fila e poi ripasso e ti dico :-)
    ciao e grazie
    ale

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  2. Grazie a te.
    Dopo le tue rece mi sembrava il minimo metterne una mia.
    Non sarò mai al tuo livello ma piuttosto che nulla meglio più tosto... ;-)

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  3. come ti ho scritto anche in calce al commento dela ricetta precedente, ho letto anch'io "Canale Mussolini" e concordo pienamente sia sui contenuti sia sul tipo di scrittura usata. Non avevo pensato al parallelo con Amado, scrittore che peraltro adoro e del quale ho leto molto soprattutto in giuventù. Saluti Simonetta

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  4. Ricorda Amado? Ma veramente? Potremmo parlarne per ore, credo di aver letto tutto: è il mio autore preferito.

    Con le tue premesse leggerò Canale Mussolini, poi tornerò qui a dirti...

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  5. Mi ha ricordato Tieta d'Agreste stanca di guerra che ho letto tantissimi anni fa. Di Amado ho l'opera omnia, letta tutto da ragazza. Ora francamente non so se mi piacerebbe ancora così tanto. Fammi sapere forse mi son sbagliata

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  6. Hai unito due capolavori: "Teresa Batista stanca di guerra" e "Vita e miracoli di Tieta d'Agreste"...ti assicuro che sì, ti piacerebbero ancora tanto!

    Mi incuriosisce davvero il tuo accostamento di una penna italiana con Amado ma sono proprio queste le cose che mi intrigano...

    Non sarà una lettura immediata ma la farò senz'altro...

    P.s. ma sono solo io che ho l'irrisolvibile problema dello spazio per i libri? E che invece di scremare eliminando quelli che non hanno più senso continuo a comprarne di nuovi?!...

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